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venerdì 29 giugno 2012

Fiume Orta e cisterna

La Cisterna si trova nel Canyon del fiume Orta, a Bolognano, Provincia di Pescara, nel Parco Nazionale della Majella. In migliaia di anni, il fiume Orta ha scavato le rocce della cinta di monti ai piedi del massiccio della Majella e creato un profondo canyon. Il letto del fiume è abbastanza ampio e l’acqua poco profonda. Ontani, salici e pioppi crescono sulle sue rive , mentre le parete rocciose sovrastanti sono coperte da boschi di pini e querce. Lo scenario del canyon del fiume Orta è mozzafiato, arricchito dalla Cisterna, dov’è possibile tuffarsi e nuotare.


Per arrivare al fiume sono possibili diverse vie
- da San Valentino
- da Musellaro
- da Salle
- da Bolognano

Vediamo oggi le vie di discesa da Bolognano.
La prima via, la più lunga prevede la discesa verso l'oasi naturale ed inizia da una via sul lato sinistro della chiesa. Si passa attraverso la “Grotta dei Piccioni”che è un vero e proprio luogo di culto, probabilmente santuario di cui viene detta anche l’età che si aggirerebbe intorno ai 4000 anni e che ha rivelato la custodia di oggetti di culto e non che vanno dal periodo del Neolitico all’Alto Medioevo; ma la cosa che più di tutte ha colpito addentrandocisi meglio nella grotta è stato l’aver trovato un monumento funerario costituito da undici circoli concentrici addirittura disegnati a terra attraverso delle pietre lavorate ed ancora più internamente sono stati ritrovati resti umani che fanno ipotizzare che la grotta veniva utilizzata anche per sacrifici rituali che potessero propiziare l’agricoltura o che potessero in generale essere legati al culto della terra e della vegetazione. Si passa poi per l'oasi naturale che altro non è che un laghetto artificiale con ponticello di legno che giunge al centro di esso sull'isolotto centrale e si arriva al fiume. In questo tratto il fiume è cupo e l'acqua non è delle migliori. Salendo si incontra un ponte in muratura e travi di ferro piegate si da essere curvilineo. Si può salire ed attraversarlo (occhio che quando ero piccolo un legno mi ha ceduto sotto i piedi) oppure si può guadare il fiume anche se un po alto in questo tratto. Salendo si passa vicino all'acqua sorgiva, che esce dalla roccia e sulla quale discende la seconda via.

La seconda via parte dal centro della parte vecchia del paese, sotto un pontile di una casa. Permette di scendere rapidamente all'acqua viva e permette di arrivare salendo il fiume alla presa dell'ENEL. Da qui tramite "scalini naturali" si sale lungo la via che porta all'ENEL. Il tratto è bello e numerose rocce e scorci del paese rendono la passeggiata piacevole anche se dura.

La terza via si prende imboccando una strada sul lato destro della chiesa atrraverso le "indicazioni per la cisterna" ma deviando, dopo una fontanella, a sinistra. Questa è la via migliore, con scale e viste magnifiche, ma una semplice catenella ne sconsiglia il passaggio. Giunti sotto si prende la via a destra per il fabbricato e si arriva ad una scala di ferro. Bello scenderci e arrivare quasi in acqua. Questo è il tratto migliore per vedere la bellezza del fiume.







La quarta via parte dalla precedente ma invece di girare per l'ENEL si tira dritto. Quando arrivano i cartelloni turistici inizia la discesa. Anche se è la via consigliata dalle guide ve la sconsiglio in quanto presenta tratti scoscesi e sdrucciolevoli. L'unica nota positiva è che arriva subito alla cisterna permettendone una visione anche dall'alto.





Sopra la cisterna il fiume continua con tratti profondi e roccioni monolitici e diventa difficile il passaggio.



Altre immagini della cisterna: l' affluente laterale del fiume  forma una "cisterna" nella roccia, sollevata rispetto al decorso del fiume ed accessibile ad esso tramite una corda salendo su delle rocce (ultima immagine)


















Approfondimenti:
http://www.inabruzzo.it/bolognano-la-grotta-dei-piccioni.html